Newsletter of Phenomenology

Keeping phenomenologists informed since May 2002

174507

Attualismo, pluralismo ontologico e Meinonghismo

Michele Paolini Paoletti

pp. 149-162

In questo articolo, prendo in considerazione i vantaggi e i problemi connessi all’accettazione del pluralismo ontologico di J. Turner e K. Mcdaniel, vale a dire, della tesi secondo la quale vi sarebbero diversi modi di essere (o di esistere) che sono più fondamentali rispetto dall’essere (o all’esistenza) in generale. Nella prima sezione, esamino due problemi per gli attualisti, cioè quei filosofi che affermano che non ci sono entità che non esistono. Nella seconda sezione, valuto i vantaggi del pluralismo ontologico attualista nell’affrontare tali problemi. Tuttavia, nella terza sezione, presento una serie di problemi che invece affliggono il pluralismo ontologico. Infine, nella quarta sezione, difendo l’idea che i pluralisti ontologici non-attualisti (e cioè i meinonghiani) possono meglio far fronte ad alcuni (ma non tutti) di questi problemi. La mia conclusione è che chi intende difendere il pluralismo ontologico, dovrebbe farlo da una prospettiva non attualista.

Publication details

DOI: 10.4000/estetica.348

Full citation:

Paolini Paoletti, M. (2015). Attualismo, pluralismo ontologico e Meinonghismo. Rivista di estetica 59, pp. 149-162.

This document is available at an external location. Please follow the link below. Hold the CTRL button to open the link in a new window.