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174507

Ludovico Dolce e la nascita della critica d'arte

Un momento della ricezione della poetica aristotelica nel Rinascimento

Marco Sgarbi

pp. 163-182

L’articolo mostra come la riscoperta della Poetica di Aristotele nel XVI secolo abbia portato all’emergere della critica d’arte, di contro all’idea tradizionale secondo la quale essa sarebbe nata durante l’Illuminismo. L’articolo si concentra sulla poliedrica figura di Ludovico Dolce il quale, nel suo Dialogo sulla Pittura (1557), utilizza i precetti della poetica aristotelica per stabilire rigidi criteri di giudizio delle opere d’arte. A differenza di molti altri autori suoi contemporanei che scrissero sul medesimo soggetto, le riflessioni di Dolce non offrirono né una storia dell’arte, né un corpus di regole per la pittura o la scultura; piuttosto, si rivolsero alla ricerca dei modi più consoni per interpretare in maniera accurata il lavoro artistico in tutti i suoi aspetti, anche il più soggettivo. Attraverso stringenti paralleli con la Poetica di Aristotele, Dolce delinea quella che può essere considerata una delle prime forme di critica d’arte.

Publication details

DOI: 10.4000/estetica.350

Full citation:

Sgarbi, M. (2015). Ludovico Dolce e la nascita della critica d'arte: Un momento della ricezione della poetica aristotelica nel Rinascimento. Rivista di estetica 59, pp. 163-182.

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